Il motore a scoppio è una macchina che sfrutta l’energia sprigionata da un liquido infiammabile, durante la combustione, per produrre lavoro meccanico.

Quando incendiamo un liquido infiammabile, come la benzina o il gasolio, esso espande e, se correttamente controllato, questa forza di espansione può produrre una forza con cui spostare una automobile o una nave.

Il motore è costituito da un blocco di metallo in cui sono presenti 1 o più cilindri. In ogni cilindro scorre un pistone, dall’alto verso il basso, continuamente. Il pistone è collegato ad un albero motore attraverso un sistema biella – manovella ed in questo modo, il moto in su e giù del pistone diventa un moto rotatorio dell’albero motore. Questo moto rotatorio è trasportato fino alle ruote del veicolo.

Il sistema biella-manovella è il meccanismo che trasforma il moto rettilineo in moto rotatorio. Il cilindro e munito di due snodi, uno collegato al pistone e uno all’albero motore. Il numero dei cilindri può variare da: 1 (monocilindrico), 2 (bicilindrico), 3, 4, 6, 8, 10, 12. I pistoni possono essere allineati, a V o disposti orizzontalmente.

Analizziamo 3 tipi di motori a scoppio (per scoppio si intende il fenomeno che segue la benzina che si infiamma):

  1. motore a benzina a 4 tempi.
  2. motore diesel a 4 tempi.
  3. motore a benzina a 2 tempi.

Il motore a benzina a 4 tempi.

 

Altra animazione.