La comunicazione nella preistoria.

Per comunicare gli uomini preistorici usavano realizzare dipinti, incisioni e sculture, su blocchi di argilla e pelli animali, tutti oggetti che si potevano spostare e consegnare a distanza.  Gli archeologi hanno ritrovato per lo più manufatti che raffigurano animali, scene di caccia e di agricoltura.

Ad un certo punto l’uomo cominciò ad associare a dei suoni gli oggetti, agli animali e alle cose presenti nella propria vita ed ad incidere su pietra dei simboli che rappresentassero tali suoni.: nacque il linguaggio scritto e parlato, prima ci furono i “pittogrammi“, disegni semplificati con cui si provava a scrivere, poi con gli “ideogrammi” , disegni ancora più elementari con cui riuscirono ad esprimere anche idee e concetti complicati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4000 anni prima di Cristo gli uomini inventarono la scrittura vera e propria che in seguito divenne fonetica cioè ogni simbolo aveva anche un proprio suono.

Gli uomini avevano inventato un codice composto di pochi semplici segni, facili da utilizzare, con cui potevano esprimere nomi di cose e di animali ma anche concetti complicati da comunicare agli altri : era nato l’alfabeto.,

L’invenzione della scrittura sollevò da subito tre problemi

  1. Bisognava conoscere il significato dei segni e le regole di grammatica
  2. Il supporto su cui si scriveva doveva essere liscio e leggero.
  3. Ci volevano dei materiali e degli strumenti per costruire questi supporti e per scrivere.

Per risolvere questi problemi

  1. nacquero le scuole dove si imparava a scrivere a leggere le regole della grammatica.
  2. si usarono le tavolette di argilla in Mesopotamia i fogli di papiro in Egitto tavolette incerate e pergamene nel Mediterraneo carta da riso in Cina incisioni su pietra un po’ ovunque.
  3. si idearono degli inchiostri e pigmenti su dei supporti capace di assorbirli e di fare asciugare il liquido. In altri casi si usava l’essiccazione la cottura quando le tavolette erano d’argilla in coccio e in vaso si utilizzarono per scrivere pennelli e scalpelli

Fino al medioevo la scrittura era conosciuta ed utilizzata soltanto da poche persone perché la maggior parte delle altre non era istruita. Inoltre, per ottenere più copie dello stesso documento, si faceva la copia a mano ed i manoscritti avevano tempi di produzione molto lunghi, erano costosi ed erano anche ingombranti per cui era difficile trasportarli e conservarli tutto questo faceva sì che la scrittura e la comunicazione erano riservate a persone molto ricche oppure religiosi dei monasteri (monaci amanuensi).

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L’invenzione della stampa.

In Mesopotamia si utilizzava una tecnica detta Sigillo : si usava un timbro (di legno) su cui era inciso un disegno che premuto sulla tavoletta di argilla lasciava l’impronta. In questa maniera si potevano fare più copie dello stesso messaggio e da questa tecnica deriva la stampa l’invenzione della stampa.

Da questa tecnica del “sigillo”, nacque un primo tipo di stampa detta xilografica (Ottavo secolo) in cui si costruivano delle tavolette di legno, incise in bassorilievo, su cui si versava l’inchiostro questa poi veniva premuta su di un foglio di carta ove lasciava all’impronta. Nel 1400 il tedesco Gutenberg inventò una tecnica molto efficiente: la stampa con i caratteri mobili con la quale nel 1455 venne stampata la prima Bibbia. Fu una rivoluzione, i tempi e i costi delle copie dei manoscritti vennero ridotti notevolmente e si avviò la diffusione dei libri nella popolazione. Anche i borghesi poterono acquistare copie di manoscritti religiosi e questo ebbe un effetto anche sull’ignoranza popolare che ne fu ridotta mentre era stata causa anche di diverse rivoluzioni sociali, nei secoli precedenti. Successivamente i caratteri di legno utilizzati da Gutenberg furono sostituiti da quelli di piombo che resistevano meglio all’usura e permettono di stampare ancora più copie; il piombo poi poteva essere rifuso ed era utilizzato per produrre nuovi caratteri. Nacquero così anche i primi giornali cioè dei fogli che riportavano le notizie quotidiane così si passo dalla stampa per motivi religiosi alla stampa giornalistica. In un tempo successivo si diffuse anche la stampa di natura Scientifica con la quale però si ebbe necessità di stampare anche le immagini.

Nacque nel 1440 e lavorò come orafo, coniando monete. Nel 1450 stampò la Bibbia con il metodo dei caratteri mobili che fu stampata in 180 copi (numero enorme per quei tempi) ed ebbe grande successo. Negli anni successivi, Gutemberg dovette restituire le macchine utilizzate ed il nuovo proprietario Fust, realizzò la prima tipografia redditizia al mondo.

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