STORIA DEL COMPUTER:
LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
I computer esistevano già prima della seconda guerra mondiale, ma non erano macchine potenti e facili da usare come quelle di oggi. Erano macchine enormi, che occupavano due o tre stanze, si rompevano continuamente ed avevano bisogno di 3 o 4 tecnici sempre disponibili per utilizzarle e ripararle. Non c’erano schermi per vedere i risultati dei calcoli, ma grossi armadi pieni di spie e lampadine colorate, non c’erano stampanti a colori per poter leggere i risultato su carta ma perforatrici di cartoncini, non c’erano tastiere ma una serie infinita di interruttori da premere.
Ma chi produceva i computer in quell’epoca? Durante la seconda guerra mondiale ci fu una competizione tra due tipi di macchine: quelle tedeschi che servivano solo a rendere illeggibili (indecifrabili) i messaggi da inviare via radio per esercito, marina e aviazione e comandare così flotte di sottomarini e formazioni di aerei senza essere scoperti. Dalla parte opposta cerano le macchine inglesi e polacche che cercavano di scoprire questi messaggi in modo da non essere attaccati ed anzi sconfiggere l’avversario ed erano dei veri e propri computer elettromeccanici, cioè funzionanti con parti meccaniche ed elettriche.
Enigma, Bomba e Colossus.
La macchina polacca si chiamava “Bomba“, si trattava, infatti, di un calcolatore molto potente per l’epoca, dotato di grande velocità di calcolo. Era una macchine elettromeccanica, fatta con tanti ingranaggi (vedi figura sotto) ma anche di parti elettriche per metterli in funzione. Il programma che questa macchina eseguiva era unico e se si voleva cambiare programma si doveva addirittura smontare la macchina e montarla in una diversa maniera. Questa macchina venne usata per decifrare i messaggi tedeschi prodotti dalla macchina Enigma anche dallo stesso Turing.
Enigma era invece il nome della macchina tedesca. Non si trattava di un calcolatore, dal momento che non eseguiva programmi e calcoli, ma di una macchina per rendere illeggibili (cifrare) le parole . Enigma nacque nel 1926, era elettromeccanica e venne creata per essere venduta ma venne usata per motivi bellici. Permetteva di modificare le parole secondo una regola che solo i tedeschi conoscevano, in questo modo un sottomarino riceveva un messaggio cifrato incomprensibile ma a bordo un’altra macchina enigma lo rendeva comprensibile. Per molti mesi nessuno riusciva a capire questi messaggi e le navi Inglesi piene di generi alimentari venivano facilmente affondate dai sottomarino tedeschi. Poi il 12 giugno 1940 la macchina di Turing riuscirono a decifrare un messaggio tedesco e di seguito altri.
Nel 1944 gli inglesi proposero una loro macchina dal nome “Colossus” che era una versione migliorata della macchina “Bomba”. Venne usata sempre contro i calcolatori “Enigma” dopo che il regime tedesco ebbe cambiato il sistema di codifica dei messaggi. Durante la guerra, gli inglesi chiesero ai professori universitari di matematica e crittografia, trai quali Alan Turing, di decifrare i messaggi tedeschi. Un gruppo di scienziati, enigmistici, matematici, meccanici si isolò per settimane a Bletchley Park per studiare i messaggi tedeschi. Il progetto restò segretissimo anche dopo la guerra, fino al 1990.
Cristofer : la macchina di Turing.
The imitation game – il codice Enigma è scoperto.
Alan Turing fu il padre del moderno calcolatore, nel senso che i computer di oggi sono una evoluzione di quello che lui aveva ideato e realizzato. Fu il primo a capire che il calcolatore doveva avere la capacità di eseguire un programma, autonomamente, anche senza operatore. Secondo Turing, il computer doveva avere queste parti:
- una periferica di input (per inserire i dati, come si fa con la tastiera),
- una di output (per leggere i dati, come si fa con il monitor o schermo),
- una memoria (per immagazzinare i dati, come si fa con la memoria RAM o scheda SD),
- un processore (per elaborare i dati).
1950 ENIAC. Terminata la guerra gli Stati Uniti cominciarono a perfezionare le loro macchine informatiche a scopo militare, nella guerra fredda con la Unione Sovietica. Il calcolatore di quel periodo fu ENIAC grande quanto una grossa sala. Le dimensioni dei calcolatori in quegli anni erano ancora troppo elevate. I calcolatori non erano per la gente comune ma solo per gli enti militari o universitari: il costo era elevato, erano complicati da utilizzare e si rompevano più volte in un giorno.
Caratteristiche del ENIAC.
Occupava una stanza di 9m x 30m cioè 180m2 di superficie, pesava 30 tonnellate ed era fatto di 42 pannelli alti 2,74m, larghi 60cm e profondi 30cm. Non aveva circuiti o transistor ma valvole. Le valvole erano particolari lampadine (vedi foto a lato) in grado di amplificare i segnali. ENIAC impiegava ben 18.000 valvole termoioniche, poi conteneva 500.000 contatti e 1500 relè, quindi alla fine consumava moltissima energia 200 kwatt (200 stufe elettriche), scaldava tantissimo e perciò bruciava valvole ogni 2 minuti.
Come funzionava:
- ENIAC era un computer “decimale”: non era come i computer moderni che sono “binari”, la differenza sta nel fatto che ENIAC sapeva contare fino a 10 mentre i computer di oggi usano solo 2 simboli, cioè “0” ed “1” e sono più adatti ad usare i transistor.
- Memoria: la memoria di ENIAC era 20 numeri a 10 cifre, mentre uno smartphone di oggi ha 4Gbyte in cui puoi memorizzare 800 milioni di numeri a 12 cifre.
- Eniac pesava 30 tonnellate, uno smartphone è molto più potente e pesa 150 grammi.
- Velocità: Eniac eseguiva 250.000 calcoli in 24 ore, i computer di oggi fanno 200.000 calcoli in un secondo.
Trovate qui sotto un cruciverba: le parole da inserire le troverete più facilmente ora che avete letto l’argomento.