Energia della terra o geotermia.
La geotermia è una forma di energia presente nel sottosuolo terrestre. Scavando un foro in profondità si è calcolato che la temperatura aumenti, con la profondità, di circa 1°C ogni 33 metri. Quindi a 300 metri di profondità la temperatura è circa 10°C superiore che in superficie ed a 3 km di profondità l’acqua è a 100°C. Questo calore interno alla terra è in grado di riscaldare l’acqua presente nelle falde acquifere sotterranee.
Inoltre esistono anche dei fenomeni legati al vulcanesimo come i getti di acqua bollente o geyser e i soffioni boraciferi che trasportano l’acqua calda in superficie. L’energia termica della terra è detta energia geotermica. Nelle aree con opportune caratteristiche è possibile effettuare delle perforazioni anche a grandi profondità, di centinaia di metri, in modo da raggiungere strati a temperatura elevata. L’acqua calda o il vapore recuperato dagli strati sotto terra viene convogliato in superficie attraverso delle tubature e viene utilizzata per azionare delle turbine e produrre energia elettrica. I costi per realizzare l’impianto sono elevati ma la fonte di energia economica è inesauribile e non è inquinante. In Italia ci sono degli impianti in Toscana in grado di produrre diversi miliardi di chilowattora ogni anno in forma di elettricità immessa nella rete elettrica nazionale. Nella figura vediamo come viene estratto il fluido geotermico ad alta temperatura dal sottosuolo e con delle tubature esso viene convogliato in una turbina che viene così messa in rotazione, questa è calettata sull’alternatore che produce elettricità immessa in un elettrodotto non prima di essere stata trasformata in elettricità ad elevata tensione. L’acqua calda che fuoriesce dalla turbina dopo essere stata utilizzata passa in un condensatore che ne recupera ulteriore energia e poi in una torre di refrigerazione dopodiché viene reimmessa nel sottosuolo.
